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L’importanza del gioco

Pubblicato da in Psicologia ·
L’importanza del gioco

Tra tutte le attività da svolgere, i bambini dovrebbero avere un momento interamente dedicato al gioco.
Il gioco non è solo un passatempo per i bambini ma un “lavoro” la loro attività principale.
Per i bambini il gioco è sicuramente divertimento ma anche esplorazione del mondo e di sé, fonte di apprendimento e strumento attraverso il quale esprimere il proprio mondo interiore.
Il gioco favorisce quindi lo sviluppo cognitivo (stimola la creatività attraverso capacità di problem solving, stimola le competenze linguistiche e le abilità fisiche), lo sviluppo affettivo – emotivo (esprimere attraverso il gioco emozioni intense gioia, rabbia, ansia, paura, tristezza…). e sociale (relazioni con i coetanei e adattamento sociale).
Possiamo distinguere tre stadi dello sviluppo del gioco (Piaget):


•\tGiochi di esercizio: prevalgono nel primo anno di vita (fase senso – motoria) nella quale il bambino attraverso il dondolare, l’afferrare, il portare alla bocca gli oggetti, l’aprire e chiudere mani e occhi impara a controllare i movimenti e coordinare i gesti.


•\tGiochi simbolici: prevalgono tra i 2 e i 6 anni di vita (fase rappresentativa) nella quale il bambino acquisisce la capacità di rappresentare tramite oggetti o gesti una situazione non attuale. Si sviluppa la capacità di immaginazione, imitazione e di simbolizzare. Il gioco di finzione permette ai bambini di elaborare emozioni e vissuti che normalmente non si riesce ad esternare, ed è un’attività che va assolutamente favorita e assecondata. Attraverso una rappresentazione, i bambini mettono in atto ciò che hanno vissuto, trattando eventi spiacevoli e piacevoli e sviluppando doti empatiche e di immedesimazione con l’altro. Il gioco di finzione molto spesso viene fatto da soli, quando i bambini non si trovano in compagnia, anche se può capitare che il bambino chieda l’aiuto dei propri genitori per recitare al meglio il proprio gioco.



•\tGiochi con regole: prevalgono nell’età scolare della scuola Primaria (fase sociale) nella quale il bambino vive maggiormente il rapporto con gli altri. C’è da parte del bambino una maggiore aderenza alla realtà, una attiva partecipazione alla vita di gruppo caratterizzata da regole da rispettare. Questi giochi con regole sono supportati (e possono ulteriormente incrementare) da capacità come l’autocontrollo, la capacità di concentrazione e attenzione, la memoria ecc…

Al di là delle singole tappe di sviluppo delle tipologie e delle abilità di gioco, quello con i genitori resta un momento di gioco importante perché favorisce la creazione di legami intimi e significativi. Nonostante nella società attuale il tempo dedicato al gioco con il proprio figli non sempre riesca ad essere sufficiente a causa dei numerosi altri impegni, sarebbe importante recuperare spazi e tempi per giocare perché proprio attraverso questo strumento passa la comunicazione più profonda tra bambini e adulti.
E’ utile che gli adulti non siano troppo invadenti e non cerchino di dirigere o strutturare eccessivamente il gioco del bambino ma piuttosto lo seguano nelle sue idee e proposte restando compagni del gioco del bambino, coloro che lo supportano e lo sostengono nel suo esprimersi.

Nonostante con il passare del tempo le attività ludiche prendono nuove forme, mutano e si adattano all’età e allo sviluppo intellettivo del bambino, il gioco rimane una tappa fondamentale per l’uomo. Un’ambiente sereno e la costante attenzione da parte della famiglia permetteranno al futuro adulto di avere tutte le capacità necessarie per raggiungere al meglio le tappe di un corretto sviluppo.
L’esperienza di gioco aiuta ad avere maggiore fiducia nelle proprie capacità, poiché il bambino inizia a prendere coscienza del fatto che possiede delle abilità e delle caratteristiche che lo rendono unico nel suo ambiente.

Purtroppo attualmente si rileva una diminuzione di queste attività di gioco spontaneo e i motivi possono essere molteplici: cambiamenti nel tessuto sociale e minore presenza della famiglia allargata e del vicinato, prevalenza di altri strumenti d’intrattenimento come tv e videogiochi, maggiori impegni scolastici ed extrascolastici.  Le attività extrascolastiche e sportive sicuramente utili e importanti per i bambini però non dobbiamo pensare però che possano sostituire il gioco spontaneo che come abbiamo già detto resta un elemento fondamentale per la crescita e lo sviluppo infantile.
A breve aggiungeremo possibili attività di gioco (di varie tipologie) da poter fare con i propri figli.




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