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Abitudini viziate (Logopedia)

Pubblicato da in Logopedia ·
Tags: LogopediaBiberonCiucciodeglutizione
Care Mamme e cari Papà,
se sentite che è giunto il momento per vostro figlio di abbandonare il ciuccio, di passare dal biberon alla tazza o di smettere di succhiarsi il pollice, bene, siete nel posto giusto!
Con questo brevissimo articolo vorrei mettervi al corrente di che cosa accade nella bocca dei nostri bambini quando queste abitudini si protraggono nel tempo e di come poter fare per eliminarle senza troppa fatica.
Un uso eccessivamente frequente e/o prolungato porta ad importanti alterazioni dello sviluppo oro-facciale.
Il ciuccio, il biberon e la suzione del pollice costringono la lingua ad una posizione BASSA e non favoriscono il passaggio alla deglutizione funzionale,




La fisiologica posizione delle lingua, sia a riposo che durante la deglutizione, è ALTA,
con la punta della lingua che poggia sulla papilla retroincisivale (quel piccolo rigonfiamento che si trova compreso tra gli alveoli degli incisivi superiori e le rughe palatine)



La lingua è il nostro espansore naturale: il palato duro è costituito da due lamine che fino all'età dello sviluppo (12-13 anni per le femmine, 13-14 anni per i maschi) risultano mobili, cioè sono in grado di espandersi sotto la pressione della spinta linguale.
Se però la lingua, per diverse ragioni tra cui anche il protrarsi della suzione non nutritiva, non ha assunto nel tempo la giusta posizione sia a riposo che durante la deglutizione (quindi in alto) rimanendo invece appoggiata sul pavimento orale (in basso) il palato tenderà a restringersi e la punta della lingua, esercitando una spinta non fisiologica sui denti, porterà ad un'alterazione dell'occlusione orale.
A partire dai 2 anni e mezzo appare pertanto utile iniziare a prendere in considerazione la possibile dismissione di quest’abitudine per consentire il naturale passaggio alla deglutizione funzionale.

Vediamo adesso come possiamo fare per eliminare queste abitudini.

Se vi sentite pronti ad affrontare questo percorso assieme a vostro figlio, bene, significa che è il momento di passare dalle parole ai fatti.
Programmate il passaggio, scegliendo un momento in cui abbiate tempo a disposizione, magari iniziando nel fine settimana, quando sia voi che vostro figlio non sarete vincolati da tempi prestabiliti ed una volta deciso di cominciare non tornate indietro.
Mi raccomando, non abbiate fretta di raggiungere l’obiettivo: il ciuccio, il biberon o il dito per vostro figlio hanno un importante valore affettivo ed emozionale.
Il ciuccio (così come ogni altra forma di suzione non nutritiva) nutre di emozioni, diventa un sostituto dell’immagine materna e rappresenta un’incredibile fonte di soddisfazione nei primi anni di vita. Tranquillizza, genera piacere, allucina la presenza della mamma e soprattutto memorizza il magico, nutriente e delizioso momento dell’allattamento (L.Levrini).

Per prima cosa spiegate le vostre intenzioni a vostro figlio e rendetelo protagonista di questo importante progetto: per fare questo nella mia esperienza clinica è risultato molto utile far costruire ai genitori una TABELLA DELLE RICOMPENSE basata sul rinforzo positivo (qui una copia stampabile):



un calendario composto da quattro settimane sul quale per ogni giorno in cui non sarà utilizzato il ciuccio, il biberon o non sarà stato succhiato il dito verrà messo un simbolo precedentemente concordato con vostro figlio che starà a significare che è stato davvero molto bravo! Il calendario andrà messo in un posto ben visibile al bambino ed anche il simbolo andrà disegnato assieme a lui.
Se invece il bimbo non sarà riuscito a fare a meno del ciuccio, del biberon o del pollice non sarà messo nessun simbolo.
Importante: mentre costruite la tabella fate scegliere al bimbo quale sarà il premio una volta terminate tutte le caselle.
Dopo due settimane continuative in cui il bimbo non ha “ceduto” al vizio questo può ritenersi dismesso.

Alcuni consigli per facilitare il passaggio:

-per il ciuccio potrebbe esser utile accompagnare il distacco anche attraverso la lettura di storie che trattano proprio questa tematica. Molto bello il libro della collega Paola Perrone “Togliamo il ciuccio”






- per il biberon: fate scegliere al bambino la tazza o il nuovo bicchiere con cui berrà il suo latte. IMPORTANTE: non fate il passaggio sostituendo il biberon con i bicchierini con il beccuccio o facendo utilizzare la cannuccia perché la lingua rimane comunque bassa;

- per il dito, soprattutto per la notte, momento in cui il bambino potrebbe metterlo in bocca involontariamente, potrete fasciarlo con un cerotto: molto utile quello in seta a nastro, più difficile da togliere, da avvolgere attorno al pollice (o al qualsiasi dito che viene messo in bocca) al fine di rendere la suzione spiacevole perché il cerotto servirà da distrattore sensoriale.

Mi raccomando, non scoraggiatevi se i primi tentativi non andranno a buon fine perché, proprio per il valore affettivo ed emozionale che queste abitudini rivestono, spesso ci vuole del tempo per abbandonarle, ma perseverate e vedrete che insieme ce la farete!






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